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Gino Sandri (1892-1959), formatosi alla scuola di grandi maestri del Novecento - Tallone, Mentessi, Gonfalonieri, Belloni, Wildt, Longoni -, illustratore per Hoepli, Scheiwiller e Barzini, era scomparso dall'attenzione di critica e pubblico a causa della sua dolorosa vicenda umana. La sua recente riscoperta ha sottratto da un immeritato oblio bellissimi disegni e scritti di una lucidità impressionante, che costituiscono un'eccezionale testimonianza storica, forse unica nello specifico genere. Nel catalogo viene pubblicato il manoscritto inedito Cosa è la follia, accompagnato da 70 straordinari disegni eseguiti dall'artista durante i periodi di internamento in istituto psichiatrico, ove fu relegato dal 1924 in poi, forse anche per motivi di carattere politico. I disegni costituiscono nel loro complesso un documento senza precedenti, sia per la straordinaria galleria di personaggi rappresentati, sia per lo spirito di umana compassione con cui gli stessi sono ritratti; realizzati attraverso un coinvolgimento diretto e sofferto, in una particolarissima condizione e somma di tristezze, hanno consentito all'artista di offrire la misura più alta di sé.